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Le Top 5 delle Tendenze SEO nel 2014

19/2/2014

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Top 5 delle Tendenze SEO nel 2014La prima cosa che viene in mente parlando di SEO è Google: quel mago apparentemente onnipotente che si aggiorna e cambia le regole senza sosta. Fortunatamente, la SEO del 2014 va ben oltre Panda, Penguin e Hummingbird, il che rende le cose più facili a chi si occupa di content marketing, purché sappia quello che fa.

L’anno scorso, Google è stato chiaro: i contenuti di qualità trionferanno su tutti gli altri trucchetti. Quello che prima era white-hat SEO, può diventare black-hat in ogni momento e l’unico modo per essere sicuro che il tuo sito non ne risenta è quello di produrre regolarmente contenuti di qualità che interessino gli utenti, potenziando così la tua SEO.

Le tendenze SEO nel 2014 sono concentrate sulla qualità della user experience, sia in termini tecnici che di contenuti.

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1. Contenuti mirati e di qualità sono l’elemento chiave
La ricerca semantica è la grande novità grazie a Google e al suo aggiornamento Hummingbird. Google è ora capace di contestualizzare i termini di ricerca, c’è quindi bisogno di essere ben mirati, invece di creare contenuti ampi e imbottiti di parole chiave.

Ad esempio, se sei nel settore turistico, piuttosto che pubblicare un articolo sulle 5 cose da fare a New York (troppo generale), opta per un articolo sui 5 posti migliori dove fare un brunch a New York City.

Altri due elementi che renderanno i tuoi contenuti più attraenti per il tuo pubblico (e quindi per Google), sono la lunghezza e la data di pubblicazione. Come sappiamo, i siti web aggiornati regolarmente hanno più valore per gli utenti. C’è sempre qualcuno alla ricerca di scorciatoie, così alcuni ricorrono a brevi liste per poter pubblicare più spesso. Nel 2014 questo tipo di articoli non avrà molto peso in fatto di SEO e faremo meglio a scrivere un tutorial dettagliato o una guida da 800-1000 parole che insegni davvero qualcosa di utile al lettore.

Google è addirittura disposto a tralasciare le sue regole sulla “freschezza” dei contenuti se questi si dimostrano validi. Post vecchi ma ancora rilevanti e utili saranno evidenziati dalla funzione In-Depth Article, per mesi o anni a venire.

2. È impossibile continuare a ignorare il mobile
Se pensi che il tuo sito web per PC sia tutto ciò di cui hai bisogno, forse non sai che il 46% degli utenti cerca le aziende esclusivamente su dispositivi mobili, così come risulta da uno studio condotto da Telemetrics e xAds. Per questo il responsive design, che consente all'utente di accedere allo stesso nome di dominio da dispositivi diversi (anziché utilizzare due nomi come mobile.azienda.it e azienda.it), svolge un ruolo sempre più importante per la SEO. Inoltre aiuta a migliorare la user experience rendendo più facile e veloce la navigazione sul tuo sito.

La ricerca semantica e l’individuazione del target in base alla posizione geografica vanno a braccetto con il mobile. Per cercare un ristorante è possibile usare la funzione di comando vocale del telefono invece di scriverlo sulla tastiera. Usando il GPS, è possibile vedere i ristoranti più vicini nella zona. Con differenze a seconda della fonte (20% secondo Google, 56% secondo ComScore), i dati rivelano che le ricerche effettuate in base alla posizione stanno prendendo sempre più piede ed è per questo che la creazione di contenuti mirati per città o regioni specifiche è un altro fattore SEO da tenere a mente.

3. I social media hanno un grande impatto
Finora, i social network sono stati mezzi di interazione con gli utenti e di passaparola via web. Ma ora si sono evoluti e influenzano la SEO grazie all’authorship. Secondo il CEO di Google, Eric Schmidt, i contenuti scritti da autori con profili online verificati avranno un migliore posizionamento rispetto a quelli di autori anonimi. Questo finalmente ripagherà in maniera adeguata gli sforzi di chi si è dato da fare per essere attivo sui social network. Naturalmente, il tuo profilo su Google+, linkato a ognuno dei tuoi articoli, può dare una grande spinta alla tua SEO se hai lavorato bene per consolidare la tua presenza.

Questo può inoltre far risaltare il tuo articolo tra i risultati di ricerca, anche se non è posizionato tra i primi 3. Hai mai notato le foto a fianco di alcuni risultati? Google visualizza un rich snippet quando il profilo di Google+ di un autore è collegato al post. Questo non solo aggiunge credibilità all’articolo associando un volto al nome dell’autore, ma lo mette anche in evidenza rispetto agli altri risultati di ricerca anonimi.

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4. I link come i contenuti: la qualità viene prima della quantità
Il classico link baiting (adescamento di link) di massa sta scomparendo, mentre si dà più importanza ai link di qualità. Non è una buona notizia per gli spammer, ma lo è sicuramente per noi (almeno per quelli di noi interessati a creare e scambiare contenuti migliori). Anche qui la parola chiave è qualità. Quando i contenuti sono di valore, vengono condivisi e linkati, anche sui siti web più credibili e popolari.

5. Non abbandonare il marketing digitale non SEO
Con le nuove regole di Google, alcune tecniche di marketing digitale applicate in passato a fini SEO, come il guest blogging, hanno perso la loro efficacia. Dovresti smettere di usarle? Assolutamente no!

Anche se i link in entrata del tuo guest blog non hanno più valore SEO, considera gli altri vantaggi dei guest post. Stai cercando di conquistare un nuovo pubblico, acquisire credibilità e incrementare la visibilità del tuo brand? I lettori condivideranno l’articolo con i loro contatti dando vita a un interessante dibattito? Se la risposta è no, tanto per cominciare la tua strategia di guest blogging non è molto buona. Se la risposta è sì, allora puoi continuare a impegnarti nel tuo marketing digitale, incluso il guest blogging, perché la SEO non è il tuo unico metro di misura. Molti professionisti del marketing possono perdere di vista i vantaggi più tradizionali come la creazione di brand awareness e reputazione, che tuttavia anche oggi rimangono fattori importanti.

Forse stai ideando la tua strategia di content marketing per la prima volta quest’anno, o magari stai valutando i cambiamenti da apportare alla tua strategia attuale. In ogni caso, tieni conto di queste cinque tendenze durante lo sviluppo e la messa in atto del tuo piano per il 2014.


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11/2/2014

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L'advertising online viaggia su mobile e social

7/2/2014

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Il passaggio dalla vecchia alla nuova Internet è quasi completato: a fine 2013 gli utenti che accedono ad Internet mensilmente da Smartphone sono circa il 90% di quelli che navigano da Pc, così come quasi il 90% degli utenti Internet visitano mensilmente i Social Network.

Il mercato della pubblicità ha recepito prontamente il cambio di abitudini in corso: tra il 2012 e il 2013 la Mobile Advertising, cioè la pubblicità veicolata tramite i telefonini ha registrato una crescita del 130% passando da 89 a circa 200 milioni di euro. Anche l’Advertising sui Social Network nel corso del 2013 fa un bel salto in avanti: più 75%, arrivando a sfiorare i 100 milioni di euro, trascinata in particolare dalla crescita di Facebook.

Questa la fotografia scattata dall'Osservatorio New Media & New Internet della School of Management del Politecnico di Milano nel corso dei lavori per la preparazione del nuovo report, giunto ormai alla 7a edizione, che verrà presentato a marzo 2014.


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“È in corso un vero e proprio cambiamento paradigmatico nel mondo digitale: si sta affermando una nuova Internet, incentrata sempre di più su mobile device, sui social network e sulle app” afferma Andrea Rangone, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio New Media & New Internet. “Smartphone e Tablet stanno soppiantando il vecchio Pc; i Social Network, in qualche misura, stanno assumendo il ruolo di traino giocato dai motori di ricerca nella “vecchio” Internet, sono una nuova “porta di ingresso”; l’accesso ai contenuti è mediato e semplificato dalle Applicazioni. E l’Advertising ha trovato così un nuovo canale di sbocco”.

Mobile Advertising: 
+130%Per quanto riguarda la Mobile Advertising, i dati dell’Osservatorio New Media & New Internet, stimati sulla base dei dati a consuntivo sui primi 9 mesi, mostrano come il 2013 abbia fatto registrare un forte balzo in avanti nella crescita del mercato: mentre tra il 2011 e il 2012 i ricavi da Advertising su Mobile Adv erano cresciuti del 56%, il tasso è più che raddoppiato tra il 2012 e il 2013: circa +130%, con un passaggio da 89 milioni di euro a poco più di 200 milioni

L'Advertising sui social cresce del 75%
Anche l’Advertising sui Social Network in Italia incrementa il proprio tasso di crescita: se tra il 2011 e il 2012 aveva ottenuto un +60%, tra il 2012 e il 2013 è cresciuta del 75%, passando da 55 milioni di euro a circa 95 milioni. Diverse le ragioni che stanno attirando l’interesse degli investitori sui Social Network: l’attitudine alla profilazione degli utenti, in grado di aumentare l’efficacia dell’advertising, rivolto a target mirati; la capacità nell’abilitare l’interattività con l’utente.

La stragrande maggioranza di questo fatturato è nelle mani di Facebook, con un ruolo chiave della componente Mobile: circa il 70% degli utenti infatti vi accede anche in mobilità su Smartphone e Tablet.

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    A short introduction of myself! My name is Paolo Benvenuto, and I've grown a passion for internet + mobile marketing, since the first of March, 2009. In 2012, I saw mobile marketing as the future trend for growth in mobile websites and mobile apps.  Among these,  my passion grew for SEM and SEO, Social Media and much more, managing company websites to achieve their goals in awesome increased sales, using web marketing strategies that proved to be successful.
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    Sono Paolo Benvenuto, e mi occupo di internet e mobile marketing dal 01 Marzo del 2009.  Da Nov. del 2012 mi sono dedicato anche a realizzare siti e mobile apps. Ho una passione per SEM e SEO,   Social Media ed altro.
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