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Ottimizzare anche le immagini?

1/4/2014

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Mi hanno spesso chiesto quanto puo essere importante ottimizzare le immagini di un sito e ho trovato quest'articolo che puo esservi di grande aiuto!

Le immagini sono importanti per i tuoi post sul blog, perché sono esplicative ed apportano un elemento di illustrazione molto utile. Se arricchiamo di immagini i post sul blog riusciamo a trasmettere in modo più chiaro ed efficace il contenuto e l’intento dell’articolo. Ovviamente l’immagine deve essere a tema e correlata all'argomento in modo diretto od indiretto. 
Ottimizzare le immagini al meglio fornisce un contributo validissimo per incrementare il traffico sul blog. Il contenuto dell’articolo, la forma, le Keywords, sono fattori importanti, ma non dimentichiamo che sono molteplici e variegati gli elementi che conducono il blog/sito verso la popolarità e verso le prime posizioni sui motori di ricerca.
Immagini da ottimizzare

Innanzitutto bisogna chiarire che ci sono una serie di questioni strutturali dell’immagine di cui si deve assolutamente tener conto.
Andiamo con ordine:

  • Originalità: è consigliabile scegliere immagini il più possibile inedite, perchè Google predilige le immagini, ma in particolare quelle singolari ed originali, a suo modo innovative.
  • Rinominare il file: dare un nome alle immagini, ed inserire anche una keyword è un elemento di successo, poichè le foto si possono trovare solo su parole chiave /frasi che sono proprio nel nome del file.  Il nome dovrebbe essere una sorta di descrizione di ciò che si può vedere nella foto ed è preferibile non utilizzare più di 4/6 parole.
  • Dimensione immagine: l’immagine  dovrebbero essere di almeno 320 pixel e max. 1280 pixel. Immagini più piccole sono classificate come povere in generale, mentre invece le immagini più grandi vengono visualizzate solo se l’utente sceglie l’opzione “immagini di grandi dimensioni.
  • Dimensione file: il peso delle foto incide molto sui tempi di caricamento, ed è per questo che bisognerebbe avere immagini non troppo pesanti che intralciano la velocità del sito.

Fattori per ottimizzare immagini

Consideriamo ora i fattori più tecnici per ottimizzare le immagini.


Il tag alt è un elemento interno del tag <img> ed è utile per fornire un testo nel caso in cui l’immagine non sia disponibile. Questo tag consente di descrivere l’immagine rendendola leggibile ed indicizzabile dal motore di ricerca. Non si deve esagerare con le Keywords, non rischiamo inutilmente future angherie… è sufficiente aggiungere una descrizione della foto e non una sequenza interminabile di parole chiave. Il tag alt deve essere davvero attinente alla foto stessa, per fare ciò ti consiglio di individuare alcune parole chiave meno competitive , le cosi dette Keywords Long Tail, ottimizzando le tue foto con queste ultime, in modo da differenziarle al meglio. 

Tag-title:  attributo title è usato per dare indicazioni aggiuntive all'elemento html per cui è specificato, come link, img, ed altro. Il contenuto è breve e può comprendere in sé delle parole chiave, se sono utili per l’informazione della pagina. Inoltre l’elemento da tenere bene a  mente è che il contenuto è letto dai crawler proprio come contenuto  della pagina. Il tag title è visualizzato come un piccolo popup, chiamato tool tip che si visualizza quando ci si sofferma con il mouse sopra l’elemento html in cui è stato specificato.

Rilevanza Contenuto: un buon  contenuto è un altro fattore importante per le immagini. 

Concludo affermando che è estremamente importante che il Googlebot riesca a trovare le immagini, è rilevante assicurarsi che il file robots.txt consente di eseguire la scansione delle cartelle, comprese le immagini.

Conclusioni 
Ottimizzare le immagini è un passo decisivo che può dare un concreto aiuto alla tua scalata verso le stelle! I risultati sono decisivi e per questo io consiglio di non rinunciare mai alle immagini ed alla loro ottimizzazione. 

Info ottenuto da: http://www.seotraining.it/blog/ottimizzare-immagini.php#sthash.cq8PQ3RR.dpuf
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Le Top 5 delle Tendenze SEO nel 2014

19/2/2014

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Top 5 delle Tendenze SEO nel 2014La prima cosa che viene in mente parlando di SEO è Google: quel mago apparentemente onnipotente che si aggiorna e cambia le regole senza sosta. Fortunatamente, la SEO del 2014 va ben oltre Panda, Penguin e Hummingbird, il che rende le cose più facili a chi si occupa di content marketing, purché sappia quello che fa.

L’anno scorso, Google è stato chiaro: i contenuti di qualità trionferanno su tutti gli altri trucchetti. Quello che prima era white-hat SEO, può diventare black-hat in ogni momento e l’unico modo per essere sicuro che il tuo sito non ne risenta è quello di produrre regolarmente contenuti di qualità che interessino gli utenti, potenziando così la tua SEO.

Le tendenze SEO nel 2014 sono concentrate sulla qualità della user experience, sia in termini tecnici che di contenuti.

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1. Contenuti mirati e di qualità sono l’elemento chiave
La ricerca semantica è la grande novità grazie a Google e al suo aggiornamento Hummingbird. Google è ora capace di contestualizzare i termini di ricerca, c’è quindi bisogno di essere ben mirati, invece di creare contenuti ampi e imbottiti di parole chiave.

Ad esempio, se sei nel settore turistico, piuttosto che pubblicare un articolo sulle 5 cose da fare a New York (troppo generale), opta per un articolo sui 5 posti migliori dove fare un brunch a New York City.

Altri due elementi che renderanno i tuoi contenuti più attraenti per il tuo pubblico (e quindi per Google), sono la lunghezza e la data di pubblicazione. Come sappiamo, i siti web aggiornati regolarmente hanno più valore per gli utenti. C’è sempre qualcuno alla ricerca di scorciatoie, così alcuni ricorrono a brevi liste per poter pubblicare più spesso. Nel 2014 questo tipo di articoli non avrà molto peso in fatto di SEO e faremo meglio a scrivere un tutorial dettagliato o una guida da 800-1000 parole che insegni davvero qualcosa di utile al lettore.

Google è addirittura disposto a tralasciare le sue regole sulla “freschezza” dei contenuti se questi si dimostrano validi. Post vecchi ma ancora rilevanti e utili saranno evidenziati dalla funzione In-Depth Article, per mesi o anni a venire.

2. È impossibile continuare a ignorare il mobile
Se pensi che il tuo sito web per PC sia tutto ciò di cui hai bisogno, forse non sai che il 46% degli utenti cerca le aziende esclusivamente su dispositivi mobili, così come risulta da uno studio condotto da Telemetrics e xAds. Per questo il responsive design, che consente all'utente di accedere allo stesso nome di dominio da dispositivi diversi (anziché utilizzare due nomi come mobile.azienda.it e azienda.it), svolge un ruolo sempre più importante per la SEO. Inoltre aiuta a migliorare la user experience rendendo più facile e veloce la navigazione sul tuo sito.

La ricerca semantica e l’individuazione del target in base alla posizione geografica vanno a braccetto con il mobile. Per cercare un ristorante è possibile usare la funzione di comando vocale del telefono invece di scriverlo sulla tastiera. Usando il GPS, è possibile vedere i ristoranti più vicini nella zona. Con differenze a seconda della fonte (20% secondo Google, 56% secondo ComScore), i dati rivelano che le ricerche effettuate in base alla posizione stanno prendendo sempre più piede ed è per questo che la creazione di contenuti mirati per città o regioni specifiche è un altro fattore SEO da tenere a mente.

3. I social media hanno un grande impatto
Finora, i social network sono stati mezzi di interazione con gli utenti e di passaparola via web. Ma ora si sono evoluti e influenzano la SEO grazie all’authorship. Secondo il CEO di Google, Eric Schmidt, i contenuti scritti da autori con profili online verificati avranno un migliore posizionamento rispetto a quelli di autori anonimi. Questo finalmente ripagherà in maniera adeguata gli sforzi di chi si è dato da fare per essere attivo sui social network. Naturalmente, il tuo profilo su Google+, linkato a ognuno dei tuoi articoli, può dare una grande spinta alla tua SEO se hai lavorato bene per consolidare la tua presenza.

Questo può inoltre far risaltare il tuo articolo tra i risultati di ricerca, anche se non è posizionato tra i primi 3. Hai mai notato le foto a fianco di alcuni risultati? Google visualizza un rich snippet quando il profilo di Google+ di un autore è collegato al post. Questo non solo aggiunge credibilità all’articolo associando un volto al nome dell’autore, ma lo mette anche in evidenza rispetto agli altri risultati di ricerca anonimi.

Immagine


4. I link come i contenuti: la qualità viene prima della quantità
Il classico link baiting (adescamento di link) di massa sta scomparendo, mentre si dà più importanza ai link di qualità. Non è una buona notizia per gli spammer, ma lo è sicuramente per noi (almeno per quelli di noi interessati a creare e scambiare contenuti migliori). Anche qui la parola chiave è qualità. Quando i contenuti sono di valore, vengono condivisi e linkati, anche sui siti web più credibili e popolari.

5. Non abbandonare il marketing digitale non SEO
Con le nuove regole di Google, alcune tecniche di marketing digitale applicate in passato a fini SEO, come il guest blogging, hanno perso la loro efficacia. Dovresti smettere di usarle? Assolutamente no!

Anche se i link in entrata del tuo guest blog non hanno più valore SEO, considera gli altri vantaggi dei guest post. Stai cercando di conquistare un nuovo pubblico, acquisire credibilità e incrementare la visibilità del tuo brand? I lettori condivideranno l’articolo con i loro contatti dando vita a un interessante dibattito? Se la risposta è no, tanto per cominciare la tua strategia di guest blogging non è molto buona. Se la risposta è sì, allora puoi continuare a impegnarti nel tuo marketing digitale, incluso il guest blogging, perché la SEO non è il tuo unico metro di misura. Molti professionisti del marketing possono perdere di vista i vantaggi più tradizionali come la creazione di brand awareness e reputazione, che tuttavia anche oggi rimangono fattori importanti.

Forse stai ideando la tua strategia di content marketing per la prima volta quest’anno, o magari stai valutando i cambiamenti da apportare alla tua strategia attuale. In ogni caso, tieni conto di queste cinque tendenze durante lo sviluppo e la messa in atto del tuo piano per il 2014.


Vuoi dire la tua?  Lascia pure un commento!!
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Ottimizzazione dei siti

4/6/2012

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Nei ultimi otto mesi il mio compito e stato quello di creare una presenza sul internet per una azienda produttrice di macchine per l'industria farmaceutica.
Questa azienda aveva delle parole chiave che non servivano a nulla e il sito non si trovava con i loro prodotti mentre ora hanno ogni prodotto in prima pagina.

Nel ranking di Alexa questa azienda non risultava per niente.  Ora si trova a 731,073 sito piu' visitato al mondo, ed 11,194 piu' visitato in Italia.
Un altri sito con cui lavoro si trova tra i piu' visti:   Alexa Traffic Rank: 703,010  (al mondo)Traffic Rank in IT: 8,095 

Avere un sito, ma nessuno conosce l'esistenza di questo sito e come acquisire una macchina nuova e parcheggiarla in un garage.  Per farla vederla ai tuoi amici dovresti guidarla e andarci in giro.  Ebbene, un sito funziona uguale,  se non si crea una presenza del sito nessuno sa che il sito esiste, nientemeno la vostra azienda.

Molti siti non sono ottimizzati per niente!  Ho fatto delle ricerche e ho trovato che non hanno neanche le parole chiavi inserite nel sito!  Questa e la prima cosa che si fa,  altrimenti i motori di ricerca non lo troverebbero mai.

Ho tempo per prendere in mano altri due siti,  dove posso aiutarvi con on page SEO (search engine optimization) e off page SEM (search engine optimization).

Google riconosce solo il 25% di SEO che sarebbe il lavoro eseguito sul sito stesso e quando e fatto bene, raramente si cambiera' nel futuro,  mentre l'altro 75% consiste di creare la massima presenza sul internet.

Quindi ottimizzazione del sito e un investimento a tutti i costi.  Quando si fa una ricerca su Google, si inserisce una o piu' parole chiave.  I motori di ricerca aprono una pagina,  normalmente con i primi 10 siti esposti in prima pagina.
In alto alla pagina si legge quanti risultati si trovano con quella parola chiave.

Statistiche dimostrano che 70% delle ricerche non superano la prima pagina.
Se vuoi arrivare in prima pagina scrivetemi per un preventivo personalizzato! 

Cliccate qui!
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    A short introduction of myself! My name is Paolo Benvenuto, and I've grown a passion for internet + mobile marketing, since the first of March, 2009. In 2012, I saw mobile marketing as the future trend for growth in mobile websites and mobile apps.  Among these,  my passion grew for SEM and SEO, Social Media and much more, managing company websites to achieve their goals in awesome increased sales, using web marketing strategies that proved to be successful.
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    Sono Paolo Benvenuto, e mi occupo di internet e mobile marketing dal 01 Marzo del 2009.  Da Nov. del 2012 mi sono dedicato anche a realizzare siti e mobile apps. Ho una passione per SEM e SEO,   Social Media ed altro.
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